(maggio 1976 – n° 319)
Sono colui che parla dell’amore,
quello che non è mai esistito,
che s’illude con futili speranze,
che piange delle altrui tristezze
ma che ride della propria…
è pazzia?
è l’uomo?
Sono colui che si preoccupa del futuro,
dell’avvenire,
e che poi non gliene frega niente
di niente.
Che strano essere,
ancora non mi conosco,
mi spavento nel vedere
la mia immagine completa.
© Carlo Becattini
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