(19 giugno 1976 – n° 331)
La rabbia che mi assorbe
come etereo spirito
sprigiono intorno
innervosendo
come acre vento
gli animi umani assorti
nel profumo dei loro fiori.
Come uragano
uccido chi mi ride attorno;
come fuoco
brucio i rami secchi su cui cammino;
come pioggia
spengo le fiamme di chi vorrebbe
ardermi;
come pietra
immobile osservo la vita attorno
e penso, penso, penso…
© Carlo Becattini
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