Il tuo bacio era potente,
iniziava dietro la curva
dell’orecchio,
finiva tra le labbra socchiuse,
succhiandomi il cuore;
la tua lingua era la mia
e non sapevo più dove finivo,
dove cominciavo:
i pantaloni erano gonna,
la camicetta una camicia,
fluenti i capelli la mia calvizie,
mani piccole nelle grandi,
occhi negli occhi,
parole su parole,
le pensate nelle sussurrate,
regia ed improvvisazione
di corpi statici nel movimento,
tutta azione,
e poi c’eran gambe, braccia,
mani, lingue, ed i volti,
oh, quei volti rubizzi
da avvinazzati ebbri d’amore,
com’era potente il tuo bacio,
e che fortuna,
essere sano di cuore.
03 gennaio 2019
© Carlo Becattini
Tutti i diritti riservati
Eh si 😅
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😊
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Meravigliosa! Le sue parole descrivono a pieno la fusione di corpi ed anime quando si ricrea l’atto amoroso: senso di vicendevole apparenza nel caos più bello del mondo.
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Grazie Erica
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…e che fortuna, essere sano di cuore… una splendida chiusa degna di quanto precede
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Grazie Daniela
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Fabulous post
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Please read my first post
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I read the first post.
Now do not ask for it anymore.
Thank you
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Bella, apprezzata soprattutto la chiusa ironica! Un saluto gio’
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Grazie Giovanna, un caro saluto a te. Carlo
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