
(19 gennaio 1981 – n° 546)
Siamo poeti,
quelli che non sanno vivere,
ed hanno sempre bisogno
di mettere il dolore
nero su bianco,
per far si che altri
provino dolore
e piangano con noi.
Quelli tristi,
oppressi dalla vita quotidiana,
abbandonati e soli,
con mille problemi irrisolti.
Quelli che ridono amaro,
sempre pronti alla commozione,
sognatori di un mondo ideale.
Siamo noi gli infelici
in un mondo d’incoscienti.
© Carlo Becattini
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