
(27 aprile 1981 – n° 569)
Avvinti a noi,
stretti, ansimanti,
carichi d’eccitazione,
nell’attesa impazienti
dell’attimo fatidico
in cui il mondo finisce
ed iniziano le nostre vite.
Il tempo si ferma, così i pensieri,
e tutto si trasforma, fiorisce.
Abbracciati stretti
sussurriamo parole che non sono parole
e ci saziamo di sensazioni.
Quando i nostri corpi e le
nostre anime si sono fuse
l’una nell’altra, anche
per un solo interminabile
momento, ritorniamo
alla realtà e a vivere.
La tenerezza mi annulla,
mi dilania, e non esisto più
quando scorgo sul tuo viso
quelle lacrime di gioia.
Mi emoziono al solo
guardarti, al solo vedere
la tenerezza che sprigioni,
così inerme, così innamorata.
© Carlo Becattini
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