
(30 ottobre 1981 – n° 595)
Le pietre su cui scorrono i miei passi
conoscono la storia della città,
conoscono molti altri passi.
Gente che passa e va.
Amori passati e presenti,
amanti che vivono di se stessi
felici di vivere momenti d’amore.
I lampioni rischiarano la sera
che cala inesorabile sui problemi umani;
la notte si avvicina
e tutto in se racchiude.
I palazzi guardano dalla loro maestosità
lo svolgersi e l’evolversi della vita;
passano tra essi e non sostano
persone curiose e meravigliate,
assetate di storia.
© Carlo Becattini
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