
(9 marzo 1982 – n° 607)
Solo nella stanza
il letto è freddo,
ricordo il tuo corpo
che un giorno mi scaldava.
Vivevo di quelle vibrazioni
e tu eri viva e presente.
Solo nella stanza,
ricordo che sei ancora viva,
ma solo questo.
Non voglio restare
a guardare un letto
pensando a quanto sono
fredde le sue lenzuola.
Pensando
al momento in cui giacerò
su un freddo letto senza di te.
© Carlo Becattini
Tutti i diritti riservati
In un certo senso la mia ultima sembra il proseguo di questi tuoi versi che vorrebbero annullare un’assenza. Simpatica quanto trista coincidenza…
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Vero, ma siamo esseri umani, e gli esseri umani si sa, sanno fare magie… 😊
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incredibili a volte 😉
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Si, proprio 😉
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