
(30 aprile 1997 – n° 876)
Avventati avventori avventano ventagli
per sventagliare l’opprimente calura.
Calano nelle calli calpestate
da piedi calzati in calzature calde
avvolgenti arti sudaticci
maleodoranti e dolenti.
Corpi in movimento
mandrie in spostamento
moltitudini variopinte
specie estinte.
Trasudazioni dovute a traspirazioni
e bevute, impregnano gli abiti
di sali e latrine di orina,
scaricata con piacere da
vesciche stracolme ed oppresse.
Esseri colmi di escremenzialità
sorreggono menti colme di
esistenzialità
e nella demenzialità di un
siffatto sistema, fingono
ed ostentano pulizia ed eleganza,
distacco e superiorità.
Ma come potrà mai essere
un mondo popolato da gente
costretta a piegarsi sulle ginocchia
per espellere con sollievo il
marciume che hanno dentro,
per accumulare montagne di
escrementi nella loro effimera
esistenza.
© Carlo Becattini