
(7 maggio 1997 – n° 888)
Sotto l’albero
laggiù nel prato
nuda giacque
preda della terra.
Sotto l’albero
celata dall’ombra
emerse dalle zolle
giovane e nuda.
Sotto l’albero laggiù nel prato
i suoi capelli come radici
affondarono con volontà
nel terreno fertile,
ed il suo corpo immobile
e spoglio come il tronco
dell’albero sovrastante
fiorì.
Fu in quel gesto altruista
che si coprì di colori
attirando a se la vita,
fiera della propria nudità.
Si addormentò e così stette
stretta al suo piacere piacente
e adesso che è grande e folta
anch’io alla sua ombra giacerò.
© Carlo Becattini