
(12 maggio 1997 – n° 894)
Invisibile
nell’acqua cristallina
solo lei sapeva di esistere
nessuno poteva vederla.
Bella e costosa come una pietra preziosa
ignorava che il piacere si trovava
nella moltitudine dei suoi simili
e non nella gelida bellezza
che il corpo sprigionava,
sempre che si possa
chiamare corpo,
un cristallo.
© Carlo Becattini