
(27 febbraio 2006 – n° 997)
Nero? inferocito?
ma veramente la resa è questa?
quando dalla mente e dal mio
cuore si spande solo amore.
Dentro di me gioisco e canto,
anche se oramai il corpo si è
un poco spento, se non nella
vitalità, almeno nell’aspetto.
E cosa posso aspettarmi
rassegnato alla quotidianità
perversa ed ammaliatrice?
Solo questo mi affligge.
Niente di grave,
ma lentamente uccide.
© Carlo Becattini