
(29 ottobre 1983 – n° 779)
L’amore di un uomo
un giorno fuggito
è un pianto di bimbo
un giorno perduto,
e quel dì così triste,
troppo presto venuto,
il cuore si strinse
d’un sottile dolore racchiuso.
© Carlo Becattini
(29 ottobre 1983 – n° 779)
L’amore di un uomo
un giorno fuggito
è un pianto di bimbo
un giorno perduto,
e quel dì così triste,
troppo presto venuto,
il cuore si strinse
d’un sottile dolore racchiuso.
© Carlo Becattini
(24 agosto 1981 – n° 573)
A)
Unito al tuo dolore
come un rampicante selvatico
piango quella vita
a me sconosciuta.
B)
Unito al tuo dolore
come un selvatico rampicante,
sapendo certamente
che questo mio presente
non varrà molto
e forse meno di niente,
accogli sinceramente
le mie più sentite condoglianze.
C)
Piango sommessamente
stretto al tuo dolore
quel momento eterno
in cui ce ne dobbiamo andare…
D)
Mi annullo
mi anniento
di fronte al dolore
che prende il prossimo
e piango e mi odio
non sapendo cosa fare
per poterlo consolare.
E)
Addolorato dalla recente scomparsa,
abbiti le mie più sentite condoglianze.
© Carlo Becattini
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(14 aprile 1980 – n° 470)
Sto contorcendomi
stringendo tra le mani
la mia palla dolorante.
Te l’avevo detto
di non sederti
sulle mie ginocchia,
ma non mi hai voluto ascoltare.
© Carlo Becattini
Tutti i diritti riservati
(23 ottobre 1977 – n° 413)
Gli sguardi significavano amore,
ora solo amicizia.
Le passeggiate erano amore,
ora solo passeggiate.
Stare insieme era ancora amore,
adesso è parlare.
Scriversi era amore,
adesso un biglietto di auguri.
E’ per tutto ciò che ti cerco
e quando ti trovo
me ne vado.
La gioia di vederti è grande
ma la tristezza di averti rivista
è ancora più grande.
© Carlo Becattini
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